Fonte: https://newsmondo.it/come-ottenere-lo-spid-la-nostra-carta-di-identita-digitale/tech/

SPID: che cos’è?

Il sistema pubblico di identità digitale (SPID) è il nuovo terrore dei boomers – e non solo –, che hanno appena imparato a usare lo smartphone

Di recente lo SPID è entrato prepotentemente nelle vite degli italiani. Personalmente, ho sentito parlare di SPID per la prima volta nel 2018, quando dovetti riscuotere il bonus cultura, ma il sistema era già operativo dal 2016 (quando i primi gestori hanno iniziato a rilasciare le prime identità SPID a cittadini e imprese richiedenti).

Nel 2020 lo SPID ha visto una terza rinascita, o meglio ha conosciuto un nuovo pubblico (oltre i 18 enni che riscuotevano il bonus cultura), quando fu reso necessario dal Governo per riscuotere i vari bonus/indennità contro il COVID-19.

Che cos’è?

Lo SPID è il sistema unico di accesso con identità digitale ai servizi online della pubblica amministrazione italiana e dei privati aderenti. E’ stato ideato in seguito all’aumento di servizi online, per ovviare al problema per i cittadini di avere numerose credenziali accesso.

Come si ottiene?

L’identità SPID si ottiene facendone richiesta a uno degli gestori di identità digitale (es. Poste Italiane, Aruba ecc.), che è possibile scegliere liberamente fra quelli autorizzati. Tutti i cittadini maggiorenni, in possesso di un documento italiano in corso di validità, possono attivare SPID.

Lo SPID per il cittadino è gratuito, ma può essere attivato scegliendo tra modalità gratuite o a pagamento (dipenderà dal gestore).

Attualmente in Italia sono attive 6 milioni di identità digitali, sicuramente un successo costretto, ma un successo che ha obbligato l’amministrazione pubblica a adattarsi prima del tempo (li conosciamo tutti i tempi dell’amministrazione italiana), forse il Covid-19 ci ha veramente insegnato qualcosa, speriamo di non scordarcela presto, come il resto delle cose.

Insomma, da un sistema nuovo e che poteva sembrare complicato, come lo furono a loro tempo gli smartphone, a un sistema che anticipa un problema, cioè quello delle mille credenziali, i boomer dovrebbero ringraziare ogni tanto.

 

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