Quando le star sbagliano il rigore decisivo

Non solo Mbappé: da Baggio a Platini, quando le star sbagliano un rigore decisivo. La stella del Psg ha fallito il rigore che è costato l’eliminazione della Francia negli ottavi contro la Svizzera

Kylian Mbappé è solo l’ennesimo dei calciatori caduti nella trappola dei calci di rigore decisivi, ma non è da ‘questi particolari’ che si giudica un giocatore, citando Francesco De Gregori. Coraggio altruismo e fantasia sono valori che vanno oltre un penalty sbagliato ma il peso di quell’errore, nella stregata notte di Bucarest, resta come una ‘epigrafe funeraria’ nel vissuto glorioso di una carriera. E non sarà neanche troppo consolatorio per la stella transalpina sapere che una manciata di ‘Palloni d’Oro’, dal connazionale illustre Michel Platini a Roberto Baggio, da Lionel Messi a Marco Van Basten sono inciampati sul dischetto, mortificando ambizioni e sogni nazionali.

“Mi viene ancora in mente quel rigore” confessa Roberto Baggio a 27 anni di distanza dall’errore sul dischetto nella finale persa dall’Italia ai mondiali Usa ’94 contro il Brasile. Nel 2016 toccò a Lionel Messi fallire il tiro dal dischetto nella finale di Coppa America contro il Cile condannando l’Albiceleste alla terza finale consecutiva persa, considerando anche il Mondiale del 2014 contro la Germania. Allora la ‘Pulce’ annunciò l’addio alla nazionale a 29 anni ma poi la storia, fortunatamente ha cambiato traiettoria.

La Francia ricorda i penalty falliti da Le Roi, Platini, in quella che venne giudicata la più bella partita di Mexico ’86 tra Francia e Brasile, disputata a Guadalajara, valida per i quarti di finale. Si va ai rigori e dopo l’errore di Socrates (altra stella del calcio mondiale), Platini come quinto rigorista, ha l’occasione di portare la Francia in semifinale: non riuscì a dominare l’emozione e calciò alto sulla traversa.

Di errori illustri ne è ricco anche l’Europeo. In quello storico vinto dalla Danimarca nel ’92, fu decisivo in semifinale contro l’Olanda l’unico errore della serie dal dischetto firmato da Van Basten e parato da Schmeichel. Anche il Cigno di Utrecht dunque entrò nella lista come Mpabbé che a poche ore dal flop ha chiesto scusa ai compagni e all’intera nazione: “E’ molto difficile voltare pagina. Ho un’incommensurabile tristezza dopo questa eliminazione, perché non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Mi scuso per questa situazione. Sono desolato per il rigore. Volevo aiutare la squadra, ma ho fallito. La cosa più importante è rialzarsi e diventare più forti”.

Non è da un rigore che si giudica un calciatore lo diceva De Gregori e lo ribadisce Pelè che lancia un messaggio pieno di fiducia al talento transalpino: “Tieni la testa alta, Kylian. Domani è il primo giorno di un nuovo cammino”.

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