Qatar 2022, Guardian: “Seimila persone sono morte per un Mondiale”
Inizia il conto alla rovescia che porta all’inizio della prossima edizione della Coppa del Mondo che si disputerà in Qatar ed iniziano anche a comparire i primi scandali
Iniziano i preparativi per l’imminente competizione della Coppa del Mondo che si disputerà in Qatar nel 2022. Tra gli eventi calcistici più imponenti al mondo, il Mondiale è quello più sentito relativamente alle squadre nazionali. Circa 3.572 miliardi di persone hanno seguito l’ultima edizione della competizione, vinta dalla Francia, nel 2018. Il Mondiale il prossimo anno farà tappa in Qatar e i preparativi sono cominciati: proporre strutture all’avanguardia, e riammodernamento delle strutture già presenti. Dal 2010, data in cui il Qatar è stato nominato come paese che ospiterà l’edizione 2022 della competizione, sono comparsi i primi cantieri. In 10 anni compaiono, quindi, sette nuovi stadi, un nuovo aeroporto, strade, sistemi di trasporto pubblico, hotel e una città artificiale per la finale. “Non è tutto oro ciò che luccica”, puntualizza, però il Guardian in collaborazione con Humanity United.
Il caso
L’inchiesta del quotidiano inglese rivela un vero e proprio scandalo che avrebbe del clamoroso. 6.500 operai migranti, secondo il giornale, che hanno preso parte alla costruzione delle strutture adibite al prossimo Mondiale, avrebbero perso la vita negli ultimi 10 anni. Una media di 12 decessi a settimana causati dalle pessime condizioni lavorative dei lavoratori. Cifre che si discostano da quelle rese note dalla Fifa: 37 legati direttamente alla costruzione delle strutture. A far sorgere i sospetti sono i pochi dettagli con cui il Qatar comunica i decessi avvenuti in questo ambito. Nick McGeehan, direttore di FairSquare Projects, ha ricordato che i registri dei decessi del paese arabo sono privi di informazioni relativamente all’occupazione o al luogo di lavoro. La Fifa smentisce e ribadisce la validità delle cifre rese note e che in esse sarebbero state incluse anche le cifre relativamente alla forza lavoro immigrata impiegata.
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Dettato dalla mia grande curiosità e sete d’informazione, il mio interesse ha inglobato tutto il mondo del calcio ed ogni tipo di sport. La mia grande ammirazione per il mondo dello sport, mi ha potato ad aspirare alla professione del giornalista. Sono sempre alla ricerca di nuove esperienze che possano formarmi e farmi crescere per poter raggiungere il mio obiettivo.