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Giorno dei single: cos’è e perché ci incita a fare shopping

L’11 Novembre è la giornata dei single, una tradizione nata in Cina e che in pochi anni si è trasformata in una vera e propria ricorrenza commerciale, scopriamo perché…

Single, se siete abituati a celebrare la vostra giornata il 15 Febbraio, durante la festa di San Faustino e Giovita, mi sa che è arrivato il momento di cambiare tradizione. Perché? Semplice! Oggi è il Single Day, la più grande giornata di shopping online al mondo. Tale celebrazione, chiamata Guanggun Jie, nasce in Cina all’inizio degli anni ’90 per iniziativa di un gruppo di studenti cinesi che volevano stabilire una ricorrenza da dedicare all’orgoglio single. Non a caso nella data è presente quattro volte (11/11) il numero “1”, simbolo dell’individualità. Ma quello che una volta era un semplice e divertente giorno festeggiato in tutte le università ha presto preso piede diventando uno degli eventi di shopping più lucrativi dell’anno.

Perché è diventata un’occasione per fare shopping?

Nel 2009 Jack Ma di Alibaba, la famosa multinazionale cinese, scelse questa data per lanciare una giornata di sconti virtuali come risposta locale alla tradizione americana del Black Friday, tuttavia era anche una grande occasione per colmare il divario tra la Golden Week cinese di ottobre e il Natale. Negli anni le vendite durante il giorno dei single sono cresciute vertiginosamente fino a toccare la cifra record di oltre 74 miliardi di dollari nel 2020 solo su AlibabaInoltre questa usanza ha preso slancio anche in altri paesi oltre l’Asia, diventando un’opportunità per fare regali a se stessi e ai propri amici. Le categorie di prodotti più vendute durante l’11.11 sono: elettronica, cosmetica, bellezza e cura della persona, moda e fashion.

Come si festeggia?

L’11 Novembre in Cina è consuetudine andare al bar o al più popolare Karaoke che organizza eventi a tema riservati esclusivamente ai single. Anche i ristoranti si sbizzarriscono con ogni sorta di “offerta del giorno” da cui le coppie di innamorati sono tassativamente escluse. È usuale (ma anche incoerente) partecipare a feste organizzate appositamente per l’occasione, e molte di queste consistono in appuntamenti al buio. Insomma, andare alla ricerca di un potenziale partner per brindare insieme alla propria vita da single!

Uno sguardo alla società cinese e le relazioni

Inizialmente il guangunjie era anche chiamato la “festa degli scapoli”, essendo rivolto solo agli uomini single. In Cina infatti si è registrato un forte squilibrio di genere negli ultimi decenni, dovuto alla rigida politica del figlio unico, la quale ha causato un notevole surplus maschile. Il rapporto di genere tra le persone indica che almeno un uomo su 11 non sarebbe in grado di sposarsi con una donna della stessa età. Lo squilibrio di genere causerà una compressione del matrimonio tra 20 e 30 anni, specialmente nelle aree remote, rurali e povere, e porterà anche a un calo del tasso di natalità e di fertilità. Per quanto riguarda il matrimonio, viene concepito come un affare che riguarda la famiglia e non i giovani. A dimostrazione di come la pressione sociale a cui sono sottoposti i ragazzi sia fortissima, ci sono due vocaboli. Sheng nu (avanzo), indica le donne dai 27 anni in su non sposate. Guangun (rami spogli), si riferisce agli uomini coetanei nella medesima situazione. Per evitare di essere considerati appunto avanzi e rami spogli, sono sempre più i cinesi che scelgono di affidarsi a un dating coach.

A lezione d’amore

Per combattere il calo di natalità e l’aumento dei divorzi arriva la proposta di istituire un corso negli atenei per imparare a gestire relazioni amorose e matrimoni. A lanciare la proposta è stata Yu Xinwei, membro della Conferenza politica consultiva del popolo cinese (Cppcc). “Gli studenti in Cina non ricevono alcuna educazione emotiva. La loro comprensione del sesso e delle emozioni si ferma ad una conoscenza puramente fisiologica. Quando una relazione diventa problematica, i ragazzi tendono a esplodere di rabbia, a perdere il controllo e perfino a commettere crimini”, ha spiegato. La proposta ha subito scatenato il dibattito sui social cinesi: in molti hanno suggerito addirittura di anticipare questo tipo di lezioni già alle scuole superiori.

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