Filofobia, ne parliamo con la Dott.ssa Aviani
Filofobia è una parola strana, poco frequente, a molti ignota. In realtà si tratta di una paura sempre più diffusa
Sa spiegarci precisamente cose intendiamo quando parliamo di filofobia?
“La Filofobia (Philos=amore e Phobia=amare) è un termine utilizzato ad oggi per descrivere alcuni comportamenti e modalità di affrontare l’innamoramento per lo più “della fase iniziale”. Esso va a definire una “paura di amare” che porta a “fuggire” o a sabotare una relazione significativa quasi sul nascere o, generalmente, quando comincia a diventare più profonda emotivamente.”
Da dove nasce una paura del genere?
“Il timore provato da tali persone nei confronti di relazioni in cui vengono provate emozioni forti, è spesso collegato al terrore di potersi affidare all’altro, perdendo un’immagine di sé creata come “sicura e certa” ma purtroppo instabile. L’innamorarsi e il portare avanti tale sentimento, può portare così ad arrivare a non riconoscersi più e ad avere la percezione e quindi anche spesso la paura di perdere la propria indipendenza. L’atteggiamento emotivo tipico di chi prova tale apparente “controsenso”, sarà spesso di evitamento, spostamento (metter da parte o ignorare), di parte o di tutto ciò che riguarda la persona oggetto d’amore. Ipercontrollando i propri sentimenti ed esasperando il proprio bisogno di indipendenza e di invulnerabilità si sta facilmente cercando, anche in alcuni momenti della quotidianità, di evitare di amare per timore di soffrire (ancora), ma anche di esser abbandonati o traditi, infliggendosi, in questo modo, una sofferenza nettamente maggiore.”
Quali sono i sintomi psicologici della filofobia? Ci sono anche sintomi fisici?
“Spesso il “primo sintomo” è proprio l’ansia o, in casi più strutturati, una forte angoscia. Ricordiamo che la nostra ansia ci sta segnalando qualcosa che “non va” o che “non vogliamo vedere”… da troppo tempo, forse! Quindi troviamo tali vissuti al solo pensiero di innamorarsi o di entrare in una relazione, senza vedere “realmente” chi ci è di fronte. È possibile avvertire anche sintomi fisici quali sudorazione eccessiva, battito cardiaco accelerato, nausea, respirazione difficoltosa. Nella maggior parte dei casi, nonostante tutto, si tende a perseverare nel “loop” da cui sembra impossibile uscire, continuando a reprimere le proprie emozioni, ad evitare luoghi, cose o tutto ciò che riguarda la persona oggetto d’amore ed essa stessa. Non dimentichiamo che ciò che evitiamo, mettiamo da parte o sopprimiamo tende ad accumularsi, ad amplificarsi, e prima o poi a tornare, anche nelle forme più diverse, se non lo riconosciamo ed affrontiamo!”
Quali sono i rischi del rifiuto dell’amore?
“Il partner interessat* diventa lo stimolo fobico e, come in tutte le fobie, le strategie utilizzate dalla persona per evitare o eliminare il problema risultano essere nel migliore dei casi compensative ma non risolutive o, la maggior parte delle volte, del tutto inutili. Sicuramente le problematiche all’ansia eccessiva, all’angoscia mal gestita, attacchi di panico, isolamento, somatizzazioni di diverso tipo (ad esempio nausea, emicrania, costrizione al petto, mancanza di concentrazione, stati emotivi bassi come estrema tristezza difficili da gestire, ecc.) possono essere molto comuni ma, come in qualsiasi problematica, sono totalmente personali.”
Come superare la filofobia?
“Cominciare ad affrontare ciò che proviamo e a porci domande, i famosi “perché?” sarà sicuramente un primo importante passo da fare. Una emozione che entra fortemente in gioco in tale situazione sarà, oltre ansia e paura, la rabbia. Come mai? Entrare in relazione con gli altri significa anche accettare che essi non possano capirci sempre, e soprattutto se non ci esprimiamo! Anche il conflitto, la discussione costruttiva, sono fondamentali per una relazione soddisfacente se presenti nei momenti “di svolta”.
Una buona psicoterapia (consiglio a stampo Psicodinamico Psicoanalitico), anche breve, può esser d’aiuto innanzitutto per cominciare a riconoscere le proprie necessità e la centralità della problematica nella relazione di fiducia con gli altri. Le emozioni giocano un ruolo principale e imparare a gestirle, nonostante le singolari esperienze della vita di ciascuno di noi, risulta essere fondamentale per ottenere una qualità di vita più soddisfacente in tutti gli ambiti.”
Psicologa Clinica
Dott.ssa Silvia Aviani
@psicologa_silvia_aviani
+39 328 846 49 57
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1999, Napoli, studio Scienze della comunicazione e amo dare voce a ciò che passa per la mia testa.