Euro 2020 – Un altopiano da dover scalare
A separare Mancini ed i suoi ragazzi dall’essere i vincitori di Euro 2020 è l’Inghilterra, squadra insidiosa soprattutto nella fase offensiva
Wembley sarà il teatro della finale di Euro 2020 che si disputerà tra Inghilterra ed Italia. Due squadre agli antipodi, se si prende in considerazione quello che è stato il percorso delle due selezioni. Gli azzurri affrontano ed eliminano, nella fase ad eliminazione diretta, Belgio e Spagna. I ragazzi di Southgate, oltre lo scontro con la Germania, non trovano “ostacoli insormontabili” sul loro cammino verso la finale. Per Ucraina e Danimarca, l’Inghilterra è un avversario troppo arduo da dover fronteggiare, ed in particolar modo il bomber “Harry Kane the hurricane”. Per Mancini ed i suoi Euro 2020 ha segnato la “rinascita calcistica” dell’Italia. Con la mancata qualificazione al Mondiale 2018, gli azzurri collezionano la delusione più grande, dopo la vittoria della coppa del mondo del 2006. L’impiego di Mancini denota la volontà di voler tornare ad ottenere un ruolo da protagonista in ambito mondiale.
Le insidie inglesi
Durante la Guerra dei cent’anni tra Inghilterra e Francia, agli arcieri inglesi, dopo essere stati catturati, venivano amputate le dita indice e medio per la loro pericolosità. La vittoria della Battaglia di Azicourt fu per quest’ultimi una rivincita. La loro vittoria venne celebrata con il celebre gesto delle dita a v come simbolo di scherno. Questi, con il passare del tempo, ha assunto connotati di vittoria. Gesto, questo, che ha reso celebre Churchill, primo ministro inglese durante la Seconda guerra mondiale. Ultima “vittoria” della selezione Inghilterra ed anche prima il Mondiale di calcio del 1966. I ragazzi di Southgate hanno la possibilità di vincere Euro 2020 poter conquistare il secondo titolo della storia calcistica della loro nazione. Gli elementi più insidiosi designati ad impensierire maggiormente i ragazzi di Mancini sono collocati in attacco. Il tridente composto da Sterling, Kane e Saka, sono le vere “punte di diamante “dei “Three Lions”.
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