Clint Barton: l’eroe più umano di tutti
In occasione dell’ uscita del primo trailer di Hawkeye, nuova serie MCU in uscita su Disney+ dal 24 Novembre, scopriamo qualcosa di più sull’arciere più disfunzionale del mondo Marvel
Una vita da personaggio secondario. Il pubblico ha sempre recepito Clint Barton (aka Occhio di Falco) così, come un character non essenziale, sia fumettisticamente che cinematograficamente, per le sorti del vasto universo Marvel. Mai cosa fu più sbagliata. Personaggio eclettico, dalle infinite sfaccettature e con un’ ironia unica nel suo genere, Occhio di Falco, in un modo o nell’altro è entrato nell’ immaginario collettivo. Un uomo complesso, caratterizzato da un passato tragico e da un complicato rapporto con la disabilità, che nel corso degli anni, è diventato un membro fisso dei Vendicatori militando in decine di gruppi differenti.
Creato da Stan Lee e Don Heck, l’esordio di Clint su carta stampata risale al Settembre 1964 nel n. 57 della serie Tales of Suspense. Per decenni è comparso come personaggio secondario o di contorno, riuscendo però sempre ad imporsi grazie alla sua spiccata ironia ed etica “particolare”. Cresciuto in un circo fin dalla tenera età, viene addestrato come arciere e nel corso del tempo sviluppa una mira infallibile. Dopo una breve parentesi come criminale si lascia ispirare dalle gesta degli Avengers decidendo di cominciare una carriera da supereroe. Nonostante ciò le prime tavole che lo vedono protagonista lo ritraggono continuamente in fuga.
Storia di un personaggio “comune”
Clint Barton è probabilmente uno dei personaggi ad aver ricoperto più identità nella storia della Marvel Comic. Da Golia a Occhio di Falco, passando per Ronin, ha indossato decine di mantelli differenti non risultando mai banale o scontato. Sciupafemmine senza precedenti con una costante sindrome del “possiamo tenerlo?”, Clint incarna alla perfezione quell’ ironia sottile e maliziosa che lo rende unico nel suo genere. Nel corso degli anni sono stati pochi gli autori ad essersi presi la responsabilità di raccontare il personaggio. A rompere questa inusuale tradizione sono stati Matt Fraction e David Aja che, nel 2015, hanno realizzato una delle serie a fumetti più belle degli ultimi anni. Vincitore dell’ Eisner Award, Vita Normale è un’avventura urbana che racconta la quotidianità disfunzionale, confusionaria, disorganizzata (e un pò sfigata) di Clint Barton.
L’eroe più umano di tutti che con arco, frecce e un tragicomico senso dell’umorismo cerca di vegliare sulla propria città. E’ proprio in questo albo che viene approfondito uno degli elementi che rende il personaggio “diverso”. Infatti Occhio di Falco è uno dei primi eroi ad avere un rapporto diretto con la disabilità. Durante uno scontro perderà l’ udito e sarà costretto a fare i conti con questa sua nuova condizione. Ciò che rende Clint così vicino al pubblico è proprio la sua condizione da uomo qualunque. Senza superpoteri o potenziamenti di qualsiasi tipo riesce a fare cose impensabili spinto dal suo buon cuore e dalla voglia di usare le proprie potenzialità per aiutare gli altri.
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Classe 2000 – Napoli
Studentessa di comunicazione e aspirante critico cinematografico
Una persona qualche anno fa mi disse “le immagini possono essere raccontate”. Da quel momento ho deciso che raccontare sarebbe diventato il mio mestiere. Scrivo di cinema, fumetti, serie tv, libri e qualsiasi cosa riesca a suscitare emozioni.