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California State Prisons: COVID e Diritti Umani fondamentali

I detenuti americani vengono dimenticati nella lotta contro la pandemia? Cosa sta succedendo nelle prigioni di uno degli Stati più colpiti?

La California sta affrontando un nuovo ceppo del Coronavirus, ma anche il sovraffollamento delle California State Prisons (le prigioni statali californiane), la mancanza di misure efficaci contro il COVID-19 e la carenza di diritti fondamentali per i detenuti durante questa pandemia. Il sovraffollamento di prigioni e carceri – conseguenza di anni di incarcerazione di massa – rende difficoltosa la lotta contro la pandemia. Tuttavia, le misure adottate non sono adeguate a prevenire la diffusione del COVID-19 in ambienti interni e sovrappopolati come prigioni e carceri, dove i detenuti sono in stretto contatto per la maggior parte del tempo.

Si ritiene che il nuovo ceppo, denominato CAL.20C, sia in parte responsabile del drammatico aumento dei casi negli ultimi due mesi, nonostante non sia stato identificato come più mortale rispetto agli altri ceppi già conosciuti. Potrebbe, però, aver contribuito all’accelerazione della recente ondata di casi in tutta la California meridionale. Secondo l’indagine indipendente condotta dal Los Angeles Times, i casi confermati sono circa 3.274.391, con 3.078.250 vaccini già somministrati. La California meridionale sta mantenendo il suo triste primato, essendo la regione con il maggior numero di casi in tutto lo Stato. Le contee più colpite sono: Los AngelesRiversideSan DiegoOrangeSan BernardinoVenturaSanta ClaraKernAlameda e Sacramento.

I casi COVID nelle California State Prisons

Secondo il Los Angeles Times e il California Department of Correction and Rehabilitation (CDCR), i casi attualmente attivi nelle prigioni statali della California sono 2.263, con un totale di 47.299 casi cumulativi e 192 morti.

Molti parenti dei detenuti si sono lamentati della mancanza di mascherine all’inizio della pandemia. Inoltre, in molte prigioni – le più affollate – in caso di positività del virus, i detenuti non vengono più spostati e messi in isolamento, bensì sono invitati a rimanere nelle loro celle, rischiando così di infettare i loro compagni di cella. Tuttavia, il CDCR sta provando a migliorare la situazione, testando regolarmente i detenuti e gli agenti penitenziari. Inoltre, al fine di migliorare le misure di distanziamento sociale tra la popolazione e per prevenire la diffusione di COVID-19 all’interno delle carceri statali, CDCR ha sospeso le visite in presenza, sostituendole con videochiamate online attraverso il software di videoconferenza Cisco Webex.

I diritti dei detenuti

I detenuti negli Stati Uniti non hanno pieni diritti costituzionali, ma sono protetti dall’Ottavo Emendamento, il quale vieta le pene crudeli e inusuali. Generalmente vengono considerate tali tutte le punizioni considerate dannose o che violino la dignità umana di una persona. Questa “protezione” comporta anche il requisito del tenore minimo di vita per tutti i carcerati e il diritto legale di essere detenuti in strutture “umane” – che è quasi impossibile quando le prigioni sono sovraffollate. Inoltre, i prigionieri devono essere adeguatamente nutriti, devono avere accesso alle strutture personali e alle cure mediche.

Un altro diritto, che è uno dei più importanti, e non viene preso in considerazione né dai detenuti né dalle guardie penitenziarie, è quello di essere ascoltati sulle condizioni di detenzione, e hanno anche il diritto di far esaminare tali denunce dai tribunali.

California State Prisons: c’è una carenza di Diritti Umani fondamentali all’interno delle prigioni?

Inevitabilmente, un ambiente sovraffollato non favorisce le condizioni umane di vita nelle strutture e, durante una pandemia, potrebbe essere difficile fornire cure mediche a ogni detenuto. Se non vengono fornite cure mediche e le condizioni all’interno delle strutture sono disumane, allora sì, abbiamo una carenza di diritti fondamentali.

Tuttavia, dobbiamo tenere a mente che un anno fa non era nemmeno prevista un’epidemia mondiale e dopo un anno si sa a malapena come agire per prendere in considerazione ogni singolo essere umano. Ciò non significa che si debbano dimenticare le persone incarcerate solo perché hanno scelto una strada sbagliata nella vita – come conseguenza del contesto sociale in cui sono cresciute. Ogni essere umano è importante.

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2 Comments

  • Bell’articolo

  • È un articolo molto interessante.
    Purtroppo non si parla spesso di ciò che succede nelle prigioni, in particolare in questa situazione in cui i detenuti non vengono considerati come esseri umani.

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